2020

Maggio

Esco portandomi appresso la fotocamera pensando di immortalare chissà che.

Trovo vie, strade, piazze deserte.

Vago senza capire, non trovo punti di riferimento, so di essere nella mia città, riconosco i luoghi ma non riesco a mettere a fuoco i dettagli.

Scatto senza intenzioni, l’unica cosa che so è che mi devo muovere.

Mi devo muovere per non farmi sopraffare dall’angoscia, mi manca una reale percezione delle cose, come un’immersione in apnea nelle acque torbide di un lago.

Poi tutto si fa pian piano più nitido, più fermo, fino a ritrovare i dettagli, tornando ad una visione abbastanza chiara.

Non ci dobbiamo assuefare.

Speriamo bene.